venerdì 2 dicembre 2011

Applicazione discrezionale ed arbitraria del diritto di accesso agli atti ex L.R. 7/2000?.-

Consiglio Regionale
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

X LEGISLATURA
INTERROGAZIONE AL PRESIDENTE DELLA REGIONE FVG
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

OGGETTO: Applicazione discrezionale ed arbitraria del diritto di accesso agli atti ex L.R. 7/2000?.-

Il sottoscritto consigliere regionale

Premesso che al sottoscritto sono pervenute due segnalazioni da parte di associazioni ambientaliste riconosciute ed operanti a livello nazionale ed internazionale, WWF e Legambiente, che lamentano di aver presentato richiesta di accesso agli atti in relazione al progetto definitivo di rigassificazione del GNL per il sito di Trieste – Zaule, alla quale la Direzione Centrale ambiente, energia e politiche per la montagna ha risposto con nota del vicedirettore centrale e direttore di servizio con la quale si rigettava l’istanza di diritto d’accesso;
Rilevato che tra le motivazioni addotte nella nota di diniego si dichiara che “La ratio dell’istituto dunque, è quella di consentire al privato di vigilare sull’operato dei soggetti pubblici, al fine di verificarne la correttezza e la conformità agli interessi sociali ed ai precetti istituzionali. Il diritto di accesso non può in nessun caso essere inteso come diritto dei privati di prendere visione di documenti prodotti da altri privati nell’ambito di un procedimento amministrativo che veda interessati questi ultimi. In base a consolidata giurisprudenza del Consiglio di stato gli atti dei privati possono essere oggetto di diritto di accesso solo previo consenso dei privati che li hanno prodotti e solo in quanto utilizzati ai fini dell’attività amministrativa, ovvero solo se abbiano avuto, al di là della loro caratterizzazione soggettiva, una incidenza nelle determinazioni amministrative di cui si vuole controllare la correttezza. Nel caso di specie non si ricade in alcuna delle ipotesi menzionate; sussiste inoltre la necessità di tutelare gli interessi intellettuali, industriali e commerciali della società Gas Natural.”
Considerato che esiste altrettanta consolidata giurisprudenza che sancisce, nei settori dell’edilizia e dell’urbanistica, il diritto di accesso del privato di prendere visione di documenti e progetti prodotti da altri privati;
Rilevato inoltre che il progetto de quo è oggetto da ormai molti anni di un dibattito pubblico e di confronti svolti in varie sedi e a vari livelli istituzionali, nei quali tutti i soggetti menzionati si sono confrontati pubblicamente su questioni e contenuti riguardanti il progetto di rigassificazione del GNL per il sito di Trieste – Zaule;
Atteso che sarebbe opportuno sapere in quale modo la richiesta di accesso e di visione degli atti possa compromettere la necessità di tutelare gli interessi intellettuali, industriali e commerciali della società Gas Natural;
Riservandosi comunque di presentare un esposto dell’accaduto alla competente autorità giudiziaria;


Tutto ciò premesso
Il sottoscritto consigliere regionale interroga il Presidente o l’assessore competente
per sapere se

1. Ritenga che l’interpretazione del diritto d’accesso così come rappresentata dal direttore di servizio presso la Direzione Centrale ambiente, energia e politiche per la montagna corrisponda effettivamente ad un’interpretazione autentica della norma.
2. Non ritenga che le due associazioni richiedenti, trattandosi di soggetti riconosciuti ed operanti a livello nazionale ed internazionale e a loro volta portatrici di interesse ed interlocutori riconosciuti dalla Regione e dalle autonomie locali, presenti ai vari livelli istituzionali in sede di pubblica discussione sul progetto in argomento, trascendano la definizione di semplice “soggetto privato”.
3. Ritenga, ed in che modo, la semplice visione degli atti sottoposti a procedimento amministrativo possa mettere a rischio gli interessi intellettuali, industriali e commerciali della società Gas Natural.

Trieste, 2 dicembre 2011

Igor Kocijančič

giovedì 1 dicembre 2011

GRAVE CRISI IDEAL STANDARD

Si allega la nota firmata dai Presidenti dei Gruppi consiliari regionali del Friuli Venezia Giulia, in merito alla grave crisi dello stabilimento "Ideal Standard Italia srl" di Orcenico Inferiore (PN), di cui si riporta il testo qui sotto.



Al Ministro dello Sviluppo Economico,

Infrastrutture e Trasporti

dott. Corrado Passera

Via Veneto 33

00187 Roma





Oggetto: Grave crisi stabilimento “Ideal Standard Italia srl” di Orcenico Inferiore (PN)


Constata la recrudescenza della crisi che interessa lo stabilimento di Orcenico Inferiore di “Ideal Standard Italia s.r.l.”, proprietà del fondo di investimenti “Bain Capital L.L.C.” ;

Rilevato che la situazione appare oggi notevolmente aggravata, rispetto al primo manifestarsi della crisi due anni or sono, in quanto a una oggettiva fortissima contrazione dei volumi produttivi, di per sé molto preoccupante, si aggiungono le notevoli perplessità sulla politiche commerciali e della logistica, attuate dalla compagnia italiana del gruppo che, oltre allo stabilimento di Orcenico Inferiore, riguarda anche quelli di Trichiana (BL) e di Roccasecca (FR) e la piattaforma logistica di Bassano Bresciano;

Considerato che lo stabilimento locale - che con gli attuali 450 dipendenti rappresenta la seconda realtà industriale del Pordenonese in termini occupazionali - ha subito pesanti ridimensionamenti negli anni scorsi ed è stato progressivamente svuotato delle lavorazioni più qualificate;

Considerato inoltre che i lavoratori hanno esaurito i primi due anni di contratto di solidarietà, mentre gli investimenti sono scesi a livelli insignificanti e gli obiettivi del piano industriale risultano largamente disattesi, anche in conseguenza di scelte produttive e commerciali che non escludono la liquidazione delle unità produttive superstiti in Italia, compresa quella di Orcenico Inferiore;

Tutto ciò premesso, i sottoscritti Presidenti dei Gruppi consiliari del Friuli Venezia Giulia,


ritengono assolutamente necessario un intervento attivo e determinato a sostegno della delicata vertenza che vedrà impegnate le organizzazioni sindacali e il management aziendale, presso il Mise il giorno 5 dicembre 2011.


Trieste, 1 dicembre 2011

Daniele Galasso (PDL) Gianfranco Moretton (PD) Danilo Narduzzi (LN-P) Roberto Asquini (MISTO) Edoardo Sasco (UDC) Igor Kocijančič (SA)
Alessandro Corazza (IDV) Stefano Alunni Barbarossa (Cittadini)