A
pochi giorni dell’incredibile epilogo sulla vicenda del rilascio dell’AIA per
il rigassificatore di Zaule che ha sconcertato, se non indignato, istituzioni e
cittadini della provincia di Trieste, è doveroso registrare e segnalare, che
c’è chi, incurante delle proteste, dei pareri motivati e dei ricorsi presentati
in sede amministrativa, ha impresso una forte accelerazione sul versante del
rigassificatore e delle opere ad esso correlate.
Sul Messaggero Veneto di oggi
(guarda caso, non su Il Piccolo), è comparso, alle pagine 14 e 15, l’avviso
pubblicato dal Ministero dello sviluppo Economico – Dipartimento per l’energia,
di avvio del procedimento di apposizione del vincolo preordinato all’esproprio,
all’asservimento ed all’occupazione temporanea e di dichiarazione di pubblica
utilità del terminale di rigassificazione da localizzare nel Porto di Trieste,
località Zaule e delle relative opere di interconnessione elettrica localizzate
nel Comune di Trieste. In parole povere, ancora prima che sia conclusa la
vicenda relativa alle modalità di rilascio per l’autorizzazione integrata
ambientale, che tanto scandalo ha suscitato appena pochi giorni fa, il
ministero inizia l’iter che consentirà a Terna di iniziare i procedimenti
propedeutici agli espropri necessari per la realizzazione di un’opera almeno
tanto controversa quanto il rigassificatore, e cioè l’elettrodotto Redipuglia –
Trieste, che oltre ad essere necessario in relazione al tracciato TAV/TAC
Ronchi – Trieste, è evidentemente strategico anche per l’approvvigionamento
energetico del rigassificatore.
Le
due vicende sono emblematiche di cosa significhi, nel concreto, il concetto di
poteri forti. Per noi significa semplicemente che la battaglia contro il
rigassificatore di Zaule e contro il tracciato di elettrodotto non interrato
continua in tutte le sedi proprie, istituzionali e non istituzionali.
Trieste,
26.11.2012
Igor Kocijančič, Stefano Pustetto
Consiglieri regionali La Sinistra L'Arcobaleno