martedì 4 agosto 2009

Momento istituzionale o cerimonia leghista ?

Confesso che, pur essendovi andato animato dalle migliori intenzioni, mi sono rimasti proprio sullo stomaco quei trenta minuti di cerimonia a Prosecco alla presenza del ministro Zaia. Innanzitutto, perché malgrado il coinvolgimento di tre istituzioni (Comune di Trieste, Regione Friuli Venezia Giulia, Ministero alle politiche agricole) e presumo di tre servizi responsabili del Protocollo o Cerimoniale, anche stavolta si é fatto in modo di evitare accuratamente che ai discorsi di benvenuto e di saluto fosse previsto anche un cenno di saluto in sloveno, magari prevedendo un breve passaggio del presidente della circoscrizione. Invece niente.
Si badi bene, non é la solita recriminazione nostalgico- nazionalista, si tratta in questo caso di aver lasciato cadere un'ulteriore opportunità e la critica non é rivolta tanto al Comune di Trieste, dal quale non ci si aspetta ormai più nulla su questo versante, quanto ai due assessori regionali ed della Lega Nord, che si dicesempre attenta alle sensibilità del territorio.
Sicuramente il Protocollo é stato molto attento alla valorizzazione dei giovani padani e delle loro bandane verdi e vessilli incombenti sulla cerimonia di piantumazione, quasi fosse stata un'iniziativa di partito... Ma ve l'immaginate il frastuono e il clamore che avrebbero provocato costoro fino a un anno e mezzo fa, se a una qualsiasi manifestazione istituzioanle regionale, magari promossa dall'ex assessore Antonaz, fosse spuntata una bandiera dei Giovani Comunisti? Era in isita il ministro alle politiche agricole della Repubblica Italiana o della Padania?
Per il sottoscritto ce n'era a sufficienza per decidere di non partecipare al prosieguo delle iniziative.
Molti dei presenti mi hanno fatto notare, indispettiti dall'assenza dello sloveno, che la vite di Glera é stata piantata all'ombra di un pino. Ministro Zaia, Lei, che ha ribadito anche a Prosecco di essere un ministro »...con le scarpe sporche di terra...« abituato ad andare dagli agricoltori e a non frequentare i convegni, dovrebbe sapere che all'ombra non cresce niente...

Trieste, 03.08.2009
Igor Kocijančič

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