Oggi, pur non credendo a quello che stavo leggendo, ho avuto modo di prendere visione di un testo dei colleghi Ciani e Tononi (entrambi PdL versante AN) che definire delirante sarebbe poco. I nostri hanno inviato un’interrogazione al Presidente della Regione chiedendo di svolgere urgentemente una verifica per stabilire “quanti e quali insegnanti abbiano realmente disatteso la normale programmazione scolastica per impartire una lezione politica contro la riforma scolastica del ministro Gelmini e contro il Governo nazionali ad una platea di studenti in balia di docenti più preoccupati delle vicende politiche che della formazione dei giovani.. Le notizie apparse sulla stampa circa la protesta di alcuni insegnanti che si sono presentati a scuola con il lutto al braccio è sconcertante in se, ma se è vero che sono state impartite anche delle lezioni chiaramente politiche contro la riforma Gelmini la questione diventa molto più grave”. Nell’interrogazione si chiede inoltre di prendere in considerazione anche l’ipotesi del licenziamento, oltre alla segnalazione al ministero, come previsto dalla norma del ministro Brunetta che ipotizza il licenziamento per scarso rendimento. Verrebbe da esclamare: incredibile! Invece è tutto vero, scritto sottoscritto e presentato ad opera di due consiglieri dell’attuale maggioranza regionale che evidentemente per spirito di emulazione di alcune delle ultime uscite della Lega Nord hanno capito che per avere visibilità bisogna sparare con il cannone e più sono grosse le baggianate più spazio potranno avere. Si sono dimenticati giusto di chiedere di mandare gli insegnanti “colpevoli” al confino.
Da parte nostra non possiamo che ringraziare e solidarizzare con tutte e tutti quelle e quegli insegnanti che hanno dato prova di grande senso civico e di autentico interesse per le sorti del sistema scolastico italiano ed hanno ritenuto, con il loro gesto simbolico del lutto al braccio, di lanciare un primo segnale ad alunni, studenti e genitori, perché se davvero passasse la controriforma Gelmini, il sistema educativo italiano, già ora agli ultimi posti del ranking europeo, sarebbe definitivamente affossato. Tutto ciò a Ciani e Tononi probabilmente interessa poco, mentre interessa di più a tutti quegli operatori scolastici, insegnanti, genitori e ragazze e ragazzi che vorrebbero davvero poter contare su una scuola moderna, efficiente ed efficace.
Trieste, 17 settembre 2008
Igor Kocijančič
Presidente Gruppo consiliare regionale la Sinistra l'Arcobaleno
mercoledì 17 settembre 2008
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