mercoledì 17 settembre 2008

LETTERA APERTA AL PREFETTO DI TRIESTE

Appreso in questi ultimi giorni della difficile situazione nella quale sta versando l’ex Compagnia Portuale di Trieste, attualmente neocostituita in Impresa e soggetto aggiudicatario del bando che in conformità a quanto previsto dall’art. 17 della legge 84/94 regolamenta modalità e stabilisce il diritto all’avviamento al lavoro del soggetto deputato a smaltire i picchi di lavoro nell’attività portuale.
Mi rivolgo a Lei, signor Prefetto, perché ha assunto un ruolo di garante al tavolo convocato d’urgenza a fine marzo durante il blocco proclamato dai lavoratori portuali in seguito al grave infortunio occorso ad un loro collega. Mi preme segnalare che in questi ultimi anni e nelle giornate di agitazione della scorsa primavera tutti i lavoratori portuali non hanno fatto altro che richiedere e pretendere l’applicazione della legge e la stesura di un protocollo sulla sicurezza. Per ottenere risultati concreti su questo versante hanno anche ottenuto alcune necessarie modifiche alla prima bozza e contribuito con indicazioni pratiche sulle caratteristiche dell’organizzazione del lavoro all’interno dello scalo triestino.
Uno dei punti contenuti dal protocollo riguarda anche l’applicazione e la costituzione dell’articolo 17 ex legge 84/94. Riteniamo che l’attuale difficile crisi del soggetto vincitore della gara per la costituzione dell’art. 17 vada ricercata anche nella mancata applicazione degli altri contenuti e delle altre iniziative necessarie alla regolamentazione degli altri settori di lavoro portuale: l’applicazione di un contratto nazionale a tutti i soggetti che operano all’interno del porto, la titolarità dei contratti alle imprese e non a soggetti terzi, l’adeguamento (da leggere aumento) delle tariffe a quelle vigenti negli altri scali nazionali, l’assunzione di quei lavoratori portuali che da anni ormai stanno lavorando per conto di imprese (terminalisti e cooperative) interne e non esterne.
Sono questi, in sintesi, alcuni degli aspetti più significativi indicati dai lavoratori per contrastare l’incessante rincorsa al ribasso del costo del lavoro perseguita negli anni scorsi anche dalle precedenti gestioni dell’Autorità Portuale.
Ci aspettiamo da parte Sua, in collaborazione con l’attuale Presidente dell’AP di Trieste, un intervento fermo e deciso che le deriva proprio dal Suo ruolo di garante degli accordi e dei contenuti del protocollo stipulato nell’aprile di quest’anno.

Igor Kocijančič
Presidente gruppo consilaire regionale
La Sinistra L'Arcobaleno


Trieste, 4 settembre 2008

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