mercoledì 15 aprile 2009

Cosa abbiamo detto al tavolo regionale sulla SAFILO

Riteniamo senz’altro utile che il vicepresidente della giunta regionale Luca Ciriani abbia convocato una riunione apposita per fare il punto “di fase” sulla crisi della Safilo, che si presenta ancora più drammatica di altre simili realtà che investono al nostra regione. Apprezziamo anche la scelta di un tavolo nazionale dedicato all’argomento e partecipato dai parlamentari e dal ministro Scajola.
Da parte nostra abbiamo ribadito e sottolineato che è giusto e necessario ricercare un forte legame con l’azienda durante la crisi, che è doveroso vedere quale potrebbe essere l’impegno di Friulia e di altri soggetti a sostegno del salvataggio, ma che altrettanta chiarezza è necessaria sugli impegni che si deve assumere la proprietà: mantenere gli stabilimenti di Precenicco e Martignacco e tutti i posti di lavoro. Congelare qualsiasi ipotesi di licenziamento. Rinnovare tutti i contratti a termine in essere. Tutte le risorse aggiuntive che Governo e Regione reperiranno per contrastare la crisi vanno impiegate per integrare il salario da eventuali riduzioni di orario di lavoro, la cassa integrazione a rotazione, altre forme di sostegno al redito di lavoratrici e lavoratori.
La Safilo non può utilizzare la crisi per giustificare ristrutturazioni e delocalizzazioni. Delocalizzare verso dove? Se è vero, come è vero, che la crisi è globale (anche la Cina sta subendo un crollo delle esportazioni) delocalizzare in questo momento vuol dire semplicemente fuggire irresponsabilmente laddove il costo del lavoro e della mano d’opera è ai livelli più bassi. Questo non ha niente a che vedere con gli effetti della crisi né con la responsabilità sociale dell’impresa.

Trieste, 15.04.2009
Igor Kocijančič
Consigliere regionale PRC – SE
Presidente gruppo consiliare SA

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