giovedì 1 luglio 2010

“Il rimpasto di giunta rivelatore di fallimenti annunciati”

La scarna comunicazione con la quale il Presidente Tondo ha reso edotto il consiglio regionale dell’avvenuto rimpasto – redistribuzione di deleghe in seno alla giunta regionale non ha destato troppo stupore: il “toto delega” con il quale si erano sbizzarriti i giornali negli ultimi giorni ci ha preso in pieno e quindi le edizioni di oggi (ieri per chi legge) avevano già anticipato gli abbinamenti corretti cognome – delega.
Più che un rimpasto funzionale alla “riforma della macchina regionale”, che vedrà le direzioni centrali ridimensionate a 10 (da 12 che erano) e che probabilmente creerà più di qualche sommovimento tellurico negli uffici (si pensi solo alla scissione di sanità e welfare), non fosse altro a causa di quanto comporterà un faticoso e duraturo processo di costruzione di nuovi settori interdisciplinari, si tratta chiaramente più di un tentativo di placare le continue tempeste impazzanti nella maggioranza di centro destra e le continue pressioni di segretari e coordinatori regionali di PdL, LN, UDC sempre molto propensi a bordate mediatiche minacciose, che di un progetto definito di riforma e ricomposizione degli assetti regionali.
Ora, è già miserrimo che un’istituzione come la Regione diventi terreno di “predonaggio” per i vari Fontanini, Menia & Company, che dettano al Presidente la collocazione di nomi e deleghe, è ancora peggio che Tondo si presti a tutto ciò sapendo che questo comporterà una sostanziale paralisi di uffici e direzioni nei prossimi mesi.
Poi vi è, al di là di dichiarazione espresse sempre benevolmente, un pesante giudizio politico di valore espresso nei confronti di chi, leggi il vicepresidente della giunta regionale Luca Ciriani, si ritrova sostanzialmente “retrocesso”: via le attività produttive, via il commercio, via il turismo, con tanti saluti alle numerose parole di apprezzamento per l’operato svolto nei settori di competenza. A Ciriani, d’ora in poi, le “deleghe di risulta”, ciò che rimane di meno importante (la Montagna ad un uomo di pianura e l’Energia), Protezione Civile a parte. A conti fatti, nei confronti di Ciriani, è stata fatta un’operazione di ridimensionamento che ha molte analogie con il caso Rosolen. Da adesso largo ai carneadi e navigazione a vista.

Trieste, 01.07.2010
Igor Kocijančič
Consigliere regionale PRC – SE

Nessun commento: