mercoledì 7 luglio 2010

Ma quanto è buona la jota della mamma?

Apprendiamo dalla stampa che la mamma dell’assessore regionale Federica Seganti cucina un’ottima jota, addirittura “una delle più buone jote di Trieste”. Quella che a prima vista potrebbe sembrare una dichiarazione resa all’insegna della leggerezza, è invece un’affermazione molto impegnativa, perché presuppone un giudizio di valore espresso in termini assoluti. Quante jote ha assaggiato Federica Seganti per conferire lo status di eccellenza alla zuppa della mamma? Dovrebbero essere migliaia, almeno centinaia. Se così non fosse la sua sarebbe un’affermazione che lascia il tempo che trova e ci indurrebbe a pensare che la jota di sua mamma non sia per niente eccezionale. Mostratemi la figlia (o figlio) degenere che non parla bene della cucina materna.
Se invece il metro di valutazione per la jota della mamma è analogo a quello utilizzato per stilare il bilancio positivo del proprio operato da assessore a pianificazione territoriale, autonomie locali e sicurezza, relazioni internazionali e comunitarie, allora saremmo indotti a ritenere che la jota della mamma non dev’essere poi così buona…
L’assessore Seganti si promuove, citando a mo’ di risultati ottenuti il codice dell’edilizia, la rifoma della polizia locale, la soppressione(sic!) delle comunità montane e al riorganizzazione comunitaria. Si dimentica di chiarire che la riforma della polizia locale è stato un risultato raggiunto dal consiglio regionale che ha fatto sintesi tra diversi disegni e proposte di legge già depositati, che la mera soppressione di un’ente non rappresenta il raggiungimento di un risultato e che siamo ancora in trepida attesa di discutere le alternative e il più volte enunciato testo di riforma delle autonomie locali. Non una parola sul fallimento totale delle politiche di sicurezza, nemmeno il barlume di una riflessione autocritica sulla miriade di enunciazioni medianiche rimaste sospese nel vuoto. Insomma un biennio di chiacchiere e di modestissimi risultati.
Tra un po’ la Seganti avrà deleghe sicuramente più “toste”, ad esempio le attività produttive, con lo stuolo di emergenze ad esse correlate. Aspettiamo di poterci confrontare nel merito. La Lega Nord conquista anche nel FVG l’opportunità di dimostrare il proprio valore, ad esempio sul fronte del blocco delle delocalizzazioni. A settembre ci sarà bisogno di vigore e di energie rinnovate. Si consiglia una “flebo de jota” (della mamma).

Trieste, 07.07.2010
Igor Kocijančič
Consigliere regionale PRC – SE

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