Alla fine non ce l’hanno fatta a discutere e difendere un testo grondante ignoranza e pressappochismo, presentato in consiglio regionale come mozione n.12 intitolata “Richiesta di modifica dell’art. 2 della legge 15 dicembre 1999, n. 482 – tutela delle lingue denominate Natisoniano, Po-nasen e Resiano della Provincia di Udine”. A togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato l’assessore alla cultura Roberto Molinaro, che ha proposto di rinviare la discussione del tema in coda ai lavori di questa sessione. Questo significa che quasi sicuramente la mozione non sarà discussa questa settimana, vedremo se sarà ripresentata nella sessione di novembre.
E' una mozione che si propone di elevare a rango di lingue »slavofone« o »slave storiche« alcune parlate locali o varianti dialettali della lingua slovena. L'intento non é tanto quello di salvaguardare e tutelare appositamente queste lingue quanto di sancire la loro non parentela con la lingua slovena, quasi le lingue slave fossero entità non deifnite ed avulse da una classificazione internazionale che riconduce parlate locali e varianti dialettali anche ad alcune singole lingue slave, lo sloveno sicuramente tra queste.
Ci sarebbe da ridere se non fosse che con questa manovra rischiano davvero di togliere validi strumenti di tutela a queste varianti locali, poiché immettendo autonomamente in un contesto nazionale ampio come quello della legge 482/99, ci sarà davvero il rischio di far arrivare nelle Valli del Natisone, del Torre ed a Resia molte meno risorse per la tutela, la salvaguardia e l'ulteriore sviluppo di tali peculiartità, cosa che finora é sempre stata garantita a livello dignitoso nell'ambito della legislazione nazionale vigente, senza per questo voler attribuire »patenti di slovenità« a chicchessia.
Trieste, 28.10.2008
Igor Kocijančič
Consigliere regionale PRC – SE
Presidente gruppo consiliare La Sinistra L'Arcobaleno
mercoledì 5 novembre 2008
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