giovedì 11 febbraio 2010

Giornata del Ricordo o giornata della mistificazione?

Da qualche anno siamo abituati, in questo paese e nell’Unione Europea “dei confini definitivamente caduti”, grazie soprattutto alla tendenza generalmente revisionista delle più svariate politiche europee della memoria - che continuano pervicacemente a confondere i crimini fascisti e nazisti in una narrazione generale sulle vittime del 20° secolo, il cosiddetto secolo dei totalitarismi - a sentirci raccontare di tutto ed a sopportare cumuli di sciocchezze senza nemmeno indignarci. In Italia il fascismo di oggi si presenta solitamente svestito della propria uniforme e dei costumi che l’hanno caratterizzato storicamente, a volte però si traveste da “democrazia formale” ed egemonizza il dibattito e la scena mediatica nella Giornata del Ricordo.
Ogni anno crescono esponenzialmente i numeri dei presunti infoibati e delle vittime della barbarie slavocomunista, mentre le Istituzioni fanno ormai fatica a rintracciare famigliari, congiunti e discendenti di tanta umanità tragicamente perita: fossero tutte vere le affermazioni in proposito, verbali e scritte, ci dovrebbe essere almeno una certa corrispondenza tra numero di vittime ed onorificenze e medaglie assegnate…
Da ieri sembra che la Giornata del Ricordo possa servire anche per dare inizio all’ennesima campagna negazionista. Sembra che lo scrittore – giornalista Arrigo Petacco abbia affermato, nel corso di una trasmissione radiofonica RAI in prima serata, che la Risiera di San Sabba non sarebbe stata un campo di sterminio (l’unico lager nazista in Italia), ma che sarebbe una sorta di montatura storica per attenuare la tragedia delle foibe. Chissà cosa saprà dire in proposito il Presidente Napolitano…

Trieste, 11.02.2010
Igor Kocijančič
Consigliere regionale PRC – SE

1 commento:

Anonimo ha detto...

“Ormai sono tutti convinti per esempio che la risiera di San Sabba a Trieste sia stato un campo di sterminio. La risiera era un carcere da dove gli ebrei venivano poi mandati nei campi di sterminio. Nella risiera c’era solo un forno per abbrustolire il riso. ”
Arrigo Petacco, il Gazzettino, 2007