venerdì 26 marzo 2010

Maneschi e le strane crisi

Strana crisi questa. Nessuno avrebbe potuto immaginare che il terminalista Maneschi fosse sul punto di portare i libri in tribunale. Noi che abbiamo la stampa e i media come fonte d’informazione pensavamo che le società riconducibili al Maneschi godessero di ottima salute finanziaria, visto che le stesse avevano acquisito la ex Compagnia portuale di Monfalcone, partecipazioni nelle cooperative fornitrici di manodopera nello scalo triestino e assieme ad altri il controllo dell’ex Compagnia Portuale - nonché art. 17, sempre a Trieste.
Sempre dalle dichiarazioni rese alla stampa dallo stesso Maneschi, abbiamo appreso che la sede Evergreen per il Mediterraneo – ciò che in sostanza aveva motivato la concessione novantennale di cinque magazzini in Porto Vecchio ad un canone iniziale pari ad un affitto ATER - non verrà più realizzata. Il semplice buon senso ci suggerisce di affermare che, venendo a mancare il motivo per cui la concessione era stata data, la stessa dovrebbe essere ritirata o almeno aggiornata, argomentando quali nuove e diverse condizioni siano intervenute. E’ possibile che la società concessionaria possa rivendere a terzi i magazzini e la concessione? Ed in tal caso, il controllo sulle concessioni e sulle finalità delle stesse da parte dell’Autorità Portuale sarebbe possibile? Se le società di Maneschi dovessero portare i libri al tribunale fallimentare, la concessione sarebbe messa all’asta per pagare i debiti o ritornerebbe nella disponibilità dell’Autorità portuale?
Strana crisi questa, con la quale anche imprenditori in buone condizioni di mercato e di guadagni gridano “Al lupo ! Al lupo !” invocando interventi straordinari (soldi e fidi da Stato e Regioni).

Trieste, 26.03.2010
Igor Kocijančič
Consigliere regionale PRC – SE
Paolo Hlacia
Responsabile Commissione Lavoro PRC – SE Trieste

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