giovedì 10 settembre 2009

NOTA SU TEATRO SLOVENO Comune-Provincia-Regione

Non può non destare stupore la nota congiunta con la quale Comune, Provincia di Trieste e Regione FVG liquidano la situazione di crisi al Teatro Stabile Sloveno definendola »disastrosa«, chiamando in causa cambiamenti gestionali e di governance che finora non si sarebbero visti. Se la situazione di disavanzo dello Stabile sloveno é disastrosa, allora probabilmente non esistono aggettivi in negativo per definire lo stato finaziario di altri teatri (come definire la situazione del Verdi, ad esempio?).
In realtà allo Stabile sloveno in questi ultimi anni vi sono stati cambiamenti ed interventi volti al risparmio. La dotazione organica di attori ed attrici é ridotta all'osso ed anche alcune figure dell'apparato tecnico che sono andate in quiescenza non sono mai state rimpiazzate. Sul versante della contrazione del personale davvero non si può imputare nulla ai vertici del teatro.
Viceversa, possiamo affermare senz'ombra di dubbio che la regione ha iniziato ad onorare il proprio ruolo di socio fondatore dal 2003 in poi, che il Comune ha contribuito alla dotazione del teatro in modo »altalenante« e che – paradossalmente – oggi rivendica dal teatro più di 120.000 euro di interessi passivi, che incidono per più del 25% sul disavanzo reso pubblico ieri.
Che dire poi dell'atteggiamento della Provicnia di Trieste? Alla conferenza stampa l'assessore al bilancio, in rappresentanza della Presidente, si impegna a ricercare tutte le possibili forme di sostegno per consentire l'inizio della stagione, mentre poche ore dopo la Presidente sottoscrive assieme all'attuale Assessore regionale alla cultura ed al Sindaco di Trieste una nota nella quale si afferma che »Regione, Provincia e Comune hanno sempre fatto la loro parte«. Affermazione, quest'ultima, piuttosto impegnativa, molto discutibile e, soprattutto, non veritiera.

Trieste, 09.09.2009
Igor Kocijančič
Consigliere regionale PRC – SE

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