mercoledì 4 novembre 2009

Ha ragione il sindacato:

prima di chiedere sacrifici
agli altri bisogna essere disposti a farli

Non so a cosa sia dovuta l’ultima uscita estemporanea del collega Ciani, che curiosamente chiede a lavoratrici e lavoratori del Comparto Unico, di peggiorare “volontariamente” la propria situazione finanziaria, rinunciando ad un’ora di retribuzione al giorno (sarebbero 25 o 30 al mese, l’equivalente della retribuzione di una settimana di lavoro) per avvicinarsi maggiormente alla posizione di lavoratrici e lavoratori di altri settori già pesantemente colpiti dalla crisi. Sono abituato a vedere lotte e rivendicazioni di lavoratrici e lavoratori per migliorare la propria condizione e resto convinto che facciano bene a continuare a rivendicare ciò che loro spetta per contratto e per accordi stipulati con la parte datoriale e non ancora onorati.
Resto convinto che non si può chiedere ulteriori sacrifici “agli altri” predicando da posizioni privilegiate e lo status di consigliere regionale lo è indubbiamente, a maggior ragione di questi tempi. Perciò ritengo che i Presidenti Ballaman e Tondo farebbero bene a prendere in seria considerazione la proposta del segretario regionale della CGIL, Franco Belci. Il nostro consiglio regionale ha già provveduto, con il Presidente Tesini, ad una diminuzione dell’indennità consiliare del 10%. Assumendo un indirizzo simile, motivato proprio dalla forte crisi che morde svariati settori, magari approvandolo nell’ambito della finanziaria (un’ulteriore decurtazione del 10% delle indennità consiliari ed assessorili a partire da gennaio 2010 fino alla fine della legislatura) arriveremmo alle tre mensilità pro capite di cui alla proposta Belci.
Mi dichiaro pronto fin d’ora a votare una proposta simile o analoga.

Trieste, 04.11.2009
Igor Kocijančič
Consigliere regionale PRC – SE

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