giovedì 6 maggio 2010

“Lega Nord ed UDC coppia di fatto”

Alla fine, i peggiori contenuti del disegno di legge regionale n.ro 90 denominato “Modifica alle leggi regionali 20/2005 (Sistema educativo integrato dei servizi per la prima infanzia) e 11/2006 (Interventi regionali a sostegno della famiglia e della genitorialità)”, quelli che introducono ulteriori requisiti di discriminazione nei confronti di chi è colpevole di provenire da altri luoghi (basta una regione italiana diversa dal FVG) e che non ha gli ormai canonici 8 anni di residenza in Italia, di cui almeno 1 nella nostra regione, sono stati approvati, sancendo ancora una volta che l’attuale maggioranza regionale di destra (il centro non c’è più da un pezzo) procede compattamente sulla strada della desertificazione sociale, dimostrando peraltro di non conoscere la realtà quotidiana dei territori, come è emerso da molti interventi in aula, che ignorano il drammatico stato d’assedio – non metaforico – ai quali sono sottoposti gli uffici e le unità operative territoriali preposti alla richiesta di assistenza sociale di comuni grandi e piccoli della nostra regione. Un giro sul territorio forse servirebbe loro per rendersi conto dei perversi effetti pratici delle leggi approvate.
Non si tratta di alcuna egemonia culturale della Lega Nord, che in realtà media continuamente al ribasso, si tratta proprio del fatto che nell’ambito di questa maggioranza vige una precisa distribuzione dei ruoli: c’è il poliziotto cattivo incarnato dalla Lega Nord, quello buono rappresentato dall’UDC ed un PdL che finge bonomia paternalista nel gestire le derive di volte in volta centriste o xenofobe dei due partner.
Dopo due anni di legislatura una cosa è chiara: Lega Nord ed UDC non sono partner di coalizione in frequente disaccordo, sono una vera e propria coppia di fatto, di quelle che però provocano disastri nel vicinato.

Trieste, 06.05.2010
Igor Kocijančič
Consigliere regionale PRC – SE

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