lunedì 17 marzo 2008

FERRIERA la polemica

LA POLEMICA
In risposta a Luca Visentini

Alcuni dei ragionamenti svolti da Luca Visentini appaiono quantomeno curiosi, sicuramente ingenerosi e fuorvianti, almeno nei confronti del nostro partito, che non può essere annoverato tra le forze politiche che “non rispondono” – forse proprio perché sulla questione Ferriera siamo uno dei pochi partiti ad avere le carte in regola, perché sull’argomento abbiamo mantenuto tensione ed attenzione costante negli anni, perché abbiamo contribuito a costituire ed a far vivere il Forum Ferriera (unico tentativo di unificazione di lotte ed interessi di cittadini, lavoratori e sindacato, unico luogo nel quale venivano trattati insieme i temi della salute, del lavoro e dell’ambiente) e perché, in questi ultimi quattro anni siamo costantemente intervenuti sul tema, nelle istituzioni e nella società, forse addirittura con maggiore frequenza dello stesso sindacato. E negli anni non facevamo che ripetere e sottolineare che – rispetto alla paventata chiusura del 2009 - il tempo a disposizione era poco, che non vi era un piano di risanamento, di sviluppo, né di riconversione dello stabilimento e che rischiavamo di arrivare alla chiusura con un drammatico problema di altri 500 esuberi, così come stiamo dicendo puntualmente, in questi anni, che dal 2002 ad oggi è già stata chiusa una Ferriera (i lavoratori in mobilità delle varie aziende che hanno chiuso o delocalizzato in questi anni nella nostra provincia sono più di 500), ma ben poche lavoratrici e ben pochi lavoratori hanno avuto vere possibilità di ricollocazione.
E’ per questo che abbiamo constatato amaramente, alla luce dei dati di inquinamento insostenibile, che la Ferriera sarà chiusa e che questo è un fallimento per la politica, per le istituzioni, per il sindacato e per la città intera, perché non si è riusciti ad imporre alla proprietà di attuare gli investimenti, ma soprattutto gli interventi necessari per migliorare gli aspetti ambientali. Forse sarebbe stato meglio non arrabattarsi per anni assieme a Regione e proprietà per trovare una soluzione, ma uscire dalle pratiche della concertazione e dare maggiori contributi alla produzione di quella pressione sull’azienda, che anche Visentini ritiene essere insufficiente. La Lucchini – Severstal è l’unico vero vincitore in questa vicenda, se è vero, come apprendiamo leggendo in altra parte del giornale, che starebbe “ricercando un’intesa con la magistratura sugli interventi necessari a ridurre l’inquinamento”.
Quanto alle arrampicate sugli specchi ed alle opportunità di sviluppo industriale pulito e di soluzione occupazionale per centinaia di lavoratori, si assuma Luca Visentini, in prima persona, la responsabilità di affermare, a fronte del carente progetto presentato da Gas Natural, che il rigassificatore e la piattaforma logistica (per la quale è stato stanziato finora meno di un terzo del denaro necessario per la sua costruzione) saranno i futuri posti di lavoro per i cinquecento della Ferriera di Servola.

Trieste, 19 giugno 2007
Igor Kocijančič
Segretario provinciale PRC - SE

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