giovedì 27 marzo 2008

reddito di base

“Per il reddito di base in regione ed il reddito sociale in Italia”

Nel corso della conferenza stampa che ha avuto luogo stamattina, Igor Kocijančič e Giorgia Visintin, candidati de la Sinistra l’Arcobaleno alle prossime elezioni regionali hanno ribadito che il reddito di base per la cittadinanza è una delle migliori e più innovative misure legislative varate dall’amministrazione Illy nella precedente legislatura, perché hanno consentito a molte persone (pensionati sociali o al minimo, cassintegrati e disoccupati) di migliorare realmente le proprie condizioni di vita. Il fatto che emergano alcune criticità ed una domanda crescente soprattutto nelle realtà metropolitane di Trieste e Monfalcone significa solo che non in tutte le province della regione vi sono le stesse criticità. Quindi si trattera di ricalibrare diversamente le risorse destinate e disponibili, non di rivedere il provvedimento.
Hanno altresì ricordato che è stato istitutio in primis per garantire ed assicurare il sostegno ai progetti di vita individuali, basando sulla libera assunzione di responsabilità delle persone il patto sociale tra ente e singolo cittadino. Non si tratta solamente di intervenire contro la povertà e la precarietà ma anche di forme di sperimentazione ed incrementazione di distribuzione del reddito.
Nel suo intervento Alberto Burgio, capolista de la Sinistra l’Arcobaleno in Friuli Venezia Giulia per il Senato ha sottolineato che la proposta, a livello nazionale, di un reddito sociale (di 8.500 euro lordi l’anno + 2.500 euro di reddito indiretto) per inoccupati e precari risponde ad una fondamentale esigenza di equità oggi negata dalla drammatica emergenza salariale e dalla condizione precaria di tante lavoratrici e tanti lavoratori. Burgio ha anche osservato che il successo nella caccia agli evasori fiscali da una parte e la possibilità di ridurre l’elevata spesa militare procurerebbero risorse più che sufficienti a copertura di una misura che darebbe a decine di migliaia di persone la possibilità di vivere dignitosamente e di contribuire anche allo sviluppo economico del paese.

Trieste, 26 marzo 2008

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