“La soglia del 4% alle europee e le ricadute locali”
Il segretario regionale del PD, Bruno Zvech, ha dichiarato che il dibattito nazionale e parlamentare in ordine alla probabile introduzione di una soglia di sbarramento del 4% alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo non dovrebbe avere ricadute ai vari livelli territoriali e locali e non dovrebbe compromettere situazioni consolidate di esperienze di governo locale positive che tali sono state confermate negli anni anche da un vasto consenso popolare.
In linea di principio saremmo senz’altro d’accordo se non fosse per un piccolo particolare: non riusciamo davvero a comprendere perché in cima alle priorità del PD, incarnato in questo caso dall’azione di Walter Veltroni, che ne è in questo momento il leader nazionale, vi sia proprio l’imperativo categorico di modificare la legge elettorale per l’europee in un senso che delinea un unico obiettivo: quello di estromettere anche dal Parlamento europeo il nostro partito e la sinistra di alternativa, perché davvero non si capisce a cosa altro possa essere finalizzata tale azione. La cosa ci appare ancora più grave dal momento che questo dibattito era già stato messo ad acta a dicembre dal tempestivo ed opportuno intervento del Presidente Napoletano. Ammesso che di tutto ciò vi sia reale necessità, allora se ne poteva riparlare a bocce ferme, cioè dopo la prossima tornata elettorale. Invece dobbiamo registrare con più fastidio che rammarico che è stato proprio il PD a riattualizzare il dibattito proprio a ridosso delle elezioni e ad accelerarne la discussione parlamentare. Per fortuna anche dallo stesso PD si sono levate molte voci discordi, da ultimo il Presidente della Liguria Burlando, mentre nella nostra regione per il momento sull’argomento si è fatto sentire solo il sindaco Honsell, peraltro non iscritto al PD. Dalla dichiarazione di Bruno Zvech si evince che non andrebbe messo a rischio un rapporto di collaborazione a livello locale e nel contempo si esprime una valutazione positiva sulla soglia del 4%, che, giova ricordarlo, riguarda la composizione del Parlamento europeo, organismo che per definizione viene eletto con il proporzionale puro e senza soglie. In questo caso abbiamo quindi il dovere di ribadire che non si può perseguire l’estromissione di una forza politica e di un’area politica a livello europeo e pensare che a livello locale tutto resterà come prima. Nelle condizioni date non possiamo fare altro che prendere atto di tutto ciò, di trarne le debite conclusioni e di predisporci ad agire di conseguenza.
Trieste, 2 febbraio 2009 Igor Kocijančič
Consigliere regionale PRC – SE
Responsabile regionale EE.LL. PRC - SE
Capogruppo de La Sinistra L'Arcobaleno
Al Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
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